A Casa di Uma – Prima parte

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Durante l’ultimo giorno di vacanza dell’estate del 2021, mentre sulla spiaggia di San Vincenzo trascorrevo le ultime ore godendo del mare e del sole, trovo una inaspettata “chiamata persa”.

Visto il nome della persona che mi ha cercato, ovvero un’amica di lunga data, richiamo immediatamente. All’altra parte del telefono c’era in effetti la mia amica Elena, ma in una versione che non conoscevo ovvero quella di cliente. Chiedeva se fossi stato disposto ad accompagnarla in quella che sarebbe stata una vera e propria avventura. Si trattava di dar vita a un negozio (“A Casa di Uma”) dedicato alla cura degli animali, che potesse caratterizzarsi in maniera tale da farli sentire “a casa” al momento di trascorrere il loro tempo nel suo nuovo negozio.

 

Così è iniziato questo progetto, del quale al momento della telefonata esistevano solamente la volontà e l’idea di Elena. Ma non c’erano né un fondo da ristrutturare né un’ipotesi su dove avrebbe preso forma questo suo piccolo grande sogno.

Nei mesi successivi abbiamo iniziato una nuova frequentazione, ben diversa da quella degli anni precedenti. Una frequentazione caratterizzata da incontri, sopralluoghi e valutazioni. Era necessario individuare la zona giusta, immaginare il mood dell’ambiente, capire le problematiche tecniche e procedurali. Ma anche individuare le attrezzature necessarie allo svolgimento dell’attività e organizzare lo spazio di lavoro di conseguenza.

Alla fine, abbiamo ridotto le alternative sul sito a una rosa di tre soluzioni possibili, finendo poi per orientare la scelta su un piccolo fondo nella zona di Via dell’Argingrosso in prossimità del fiume Arno.

Lo spazio è costituito da un locale fronte strada con vetrina e uno spazio retrobottega, dotato di bagno con antibagno.

 

La scelta è stata poi guidata dalla posizione, dalla presenza di un fronte alberato dall’altra parte della strada e dal fatto che si presentava in buone condizioni. Risultava però necessario eseguire una serie di lavori in grado di adattarlo alle esigenze della nuova attività A Casa di Uma. Ma rappresentava comunque la miglior soluzione possibile tenendo conto delle necessità di Elena.

Nello spazio fronte strada l’idea era quella di ubicare:

  • la zona di accoglienza e attesa
  • gli spazi destinati all’esposizione dei prodotti in vendita
  • la cassa

L’ampio locale sul retro doveva invece essere dedicato all’attività di toelettatura vera e propria.

A Casa di Uma - Prima parte - Tommaso Vecci architetto - Firenze

 

Qui trovate la seconda parte dell’articolo

 

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